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Nuovo vigneto di Sangiovese a Villa Le Corti: Cortevecchia 2023

Nuovo vigneto di Sangiovese a Villa Le Corti: Cortevecchia 2023

Vigneto di Sangiovese a conduzione biologica e biodinamica

Cortevecchia 2023 è il nome del nuovo vigneto di Sangiovese nella tenuta di Villa Le Corti. Le nuove barbatelle sono state messe a dimora nel maggio 2023 e il nome scelto è un omaggio all’omonima vigna, poco distante, di Cortevecchia.

La conduzione del vigneto sarà biologica e biodinamica e tutte le lavorazioni seguiranno il calendario basato sulle fasi lunari e sui movimenti e le posizioni dei pianeti. Cortevecchia 2023 entrerà in produzione tra circa quattro o cinque anni, dunque nel 2027/2028.

Le caratteristiche del terreno che accoglie il vigneto di Sangiovese

Cortevecchia 2023 sorge sui terreni di un vecchio vigneto impiantato nel 1991 ed estirpato nel 2015. Per ben cinque anni, per incrementare l’humus nel terreno e prima di procedere con la messa a dimora delle barbatelle di Sangiovese, il campo ha visto la coltivazione esclusiva di erba medica e farro.

L’estensione del vigneto è di 2.9 ettari. Le piante sono circa 5.200 per ettaro. Il terreno, con una tessitura a medio impasto, è caratterizzato da una presenza abbondante di ciottoli di fiume. Il sesto d’impianto è di 2.40 metri tra i filari e 80 centimetri tra le piante.

Le novità nella cantina di Villa Le Corti

Il vigneto Cortevecchia 2023, però, non è l’unica novità di Villa Le Corti. Anche in cantina, infatti, sono arrivati diversi nuovi strumenti per l’affinamento dei vini.
In particolare, sono state inserite quattro vasche in cemento da 50hl e una vasca in cemento da 15hl, prodotte dall’azienda Nico Velo.

Oltre a queste, la zona di affinamento ha visto l’arrivo anche di quattro botti in rovere francese da 25hl della Tonnellerie Nadalié e due anfore da 750lt dell’azienda Tava. Un importante investimento che l’azienda Principe Corsini ha sostenuto per innalzare ancora la qualità della produzione vinicola.

Affinamento in botti, vasche e anfore per i vini Principe Corsini

Le botti in rovere francese da 25hl andranno a sostituire le vecchie botti, acquistate nel 1993 per l’affinamento del Cortevecchia. Le vasche in cemento serviranno invece per diminuire il tempo di affinamento di Cortevecchia, Don Tommaso e Zac nel legno, prima del passaggio in bottiglia. In questo modo, prosegue l’impegno dell’azienda nella diminuzione dell’apporto di legno sui vini.

Le anfore, infine, serviranno per i due vini del progetto Fico Wine. Anche in questo caso diminuirà il passaggio in legno, nonostante l’affinamento già ora avvenga in barrique molto usate, e che per questo hanno un rilascio molto contenuto.

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L’azienda vitivinicola Principe Corsini produce vino ed olio a regime biologico e vegan nelle tenute di Villa Le Corti e La Marsiliana.

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